Skyline di Annalisa Bruni
Giovanni Saccani presidente del Comitato torinese della Società Dante Alighieri, dialoga con Annalisa Bruni nell’ambito de “I Giovedì Virtuali della Dante” salotto virtuale online, in collaborazione con UNI.VO.C.A. e il progetto “Agorà del Sapere”. “In Skyline, come in altre opere, Annalisa Bruni osserva, analizza, mostra, racconta singoli universi che incrociano fantasia e realtà, spunti di cronaca, suggestioni letterarie. Scorrono i suoi racconti, conducono in luoghi e non-luoghi che diventano quell’altrove dove è stimolante perdersi, per qualche momento. Come ogni buon libro dovrebbe riuscire a fare. Annalisa Bruni usa la penna anche come impegno collettivo, azione sociale, smaschera ipocrisie e personaggi che si macchiano di abusi. La sua ricerca fruga dentro ambiti molto diversi, ricostruisce lo ‘skyline’ di persone e situazioni. Non giudica, però smaschera. E lascia al lettore l’ultima parola” (dalla Prefazione di Francesca Visentin). Questo libro, attraverso i personaggi delle storie che vi vengono narrate, traccia un variegato panorama che ci parla della nostra contemporaneità. Ogni storia disegna il profilo di una situazione, uno skyline umano che si staglia sul vasto orizzonte della realtà che viviamo ogni giorno. Una realtà fatta di contraddizioni, scelte difficili, fallimenti e rinascite, ricordi e sguardi verso il futuro, ricerca di sé. Una realtà che ci riguarda tutti. Annalisa Bruni, veneziana, è stata funzionaria alla Biblioteca Nazionale Marciana. Per i tipi della CLEUP ha pubblicato: Tipi da non frequentare (2013), Langenwang ovvero Il disastro della puntualità (con Stefano Pittarello, 2015), Tipe da frequentare (ma per quanto?) (2015) e Anch’io mi ricordo. Tra Venezia, Mestre e dintorni (2019).